Tappa 1

Sacro Monte di Crea

Piazzale Santuario
www.sacrimonti.org/sacro-monte-di-crea
Condizioni di visita: ingresso gratuito; visite guidate a pagamento
Patrimonio Unesco dal 2023, il Sacro Monte di Crea, a pochi chilometri da Serralunga di Crea e in splendida posizione panoramica nel cuore del Monferrato, è circondato da uno straordinario contesto ambientale tutelato dall'omonimo Parco naturale. Nel monumentale complesso, risalente al XII secolo e rimaneggiato in epoche successive, spicca la basilica di Santa Maria Assunta, di origini romaniche e ampliata nel corso dei secoli, che si presenta in un’armonica sovrapposizione di epoche e stili, a cominciare dalla bianca facciata d’impianto barocco, su cui brilla il mosaico novecentesco dell'Assunta. Nell’interno a tre navate con archi a ogiva e volte a croce, preziose opere d’arte invitano al raccoglimento e alla preghiera; tra queste risaltano la grande tela dell’“Assunzione di Maria” del casalese Guglielmo Caire che fa da quinta all’altare e la bella tavola della “Madonna col Bambino e Santi” di Macrino d’Alba che nobilita l’abside. Tra gli affreschi, il ciclo più prezioso è senza dubbio quello che racconta la vita e il martirio di Santa Margherita d’Antiochia, raro esempio di lavoro di scuola lombardo-piemontese del XV secolo, commissionato da Guglielmo VIII Paleologo per decorare la cappella di Santa Margherita: qui spiccano per la particolare eleganza e finezza i ritratti del committente assieme alla moglie Maria di Foix e alle figlie. Ancora oggi assai venerata dai fedeli è la duecentesca la statua della Madonna con il Bambino, in legno di cedro dipinto, legata alla leggenda della fondazione del santuario per mano di sant'Eusebio che qui si rifugiò per sfuggire alle persecuzioni degli Ariani. Tappezzano le pareti della galleria annessa alla basilica centinaia di ex voto, storie dipinte di pietà popolare e vita vissuta. Seguendo il percorso devozionale che parte dalla piazza antistante la chiesa si raggiungono le 23 cappelle del Sacro Monte. Iniziate a partire dal 1590 e sparse nel silenzio del bosco in un manto vellutato di verde, ospitano sculture e dipinti che, attraverso una scenografia teatrale, realistica e drammatica, raffigurano la tormentata vita di Maria e di Gesù, con l’intento di coinvolgere ed emozionare i fedeli. Si tratta di opere di importanti artisti e scultori operanti a Crea, tra cui il pittore Guglielmo Caccia, detto il Moncalvo, e i fratelli fiamminghi Jean e Nicolas de Wespin, noti come i Tabacchetti, raffigurati nelle vesti di due commensali nella cappella XVII dedicata alle “Nozze di Cana”. Nella cappella XVI, assai suggestiva è la “Salita di Gesù al Calvario”, dello scultore Leonardo Bistolfi che compare nelle sembianze di Giuseppe d’Arimatea che sorregge la Madonna addolorata. In cima alla salita, punto di arrivo del percorso devozionale, la Cappella del Paradiso, dedicata all’“Incoronazione della Vergine”, è un tripudio di gruppi scultorei raffiguranti santi, angeli e profeti tra le nuvole, collocati sulla volta.

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