Castello di Masino
Via al Castello 1, Masino
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Condizioni di visita: a pagamento
A dominio della piana del Canavese e in vista delle prime vette della Valle d’Aosta, la posizione del castello di Masino ha fatto gola a molti nel corso della sua storia. Appartenuto dalla seconda metà dell’XI secolo ai conti Valperga fu distrutto dai Savoia nel 1459 e da allora ricostruito come dimora di rappresentanza. Gli interventi di abbellimento più scenografici si ebbero nel XVIII secolo e portano i nomi del viceré Carlo Francesco II Valperga e del fratello Tommaso, abate di Caluso. Circa cinquemila pezzi di arredo tra quadri, mobili, specchi, tappeti ornano ambienti sontuosi come la sala da ballo, con volta affrescata e finestre panoramiche, e la sala del biliardo, dedicata ai giochi e allo svago dei nobili. Magnifici gli appartamenti privati, tra cui quello detto di Madama Reale, in ricordo di Maria Giovanna Battista di Savoia, ospite fissa dei conti Valperga. Nella cappella sono conservate le spoglie di re Arduino, che dopo travagliate vicende giunsero al castello ricongiungendosi alla casata piemontese con cui il primo re d’Italia era, secondo la tradizione, imparentato. Tutt’uno con il castello è il parco monumentale, sistemato nel XVIII secolo. Esteso su una superficie di oltre 25 ettari, conserva sezioni originarie settecentesche e piante plurisecolari come il grande cipresso che, all’interno del suo elaboratissimo tronco, ospita un leccio in un intreccio unico di cortecce. Cento tigli orlano il lungo viale che porta alla perla del parco: il grandioso labirinto ricostruito da un disegno del Settecento e costituito da più di mille piante di carpino.