Via Cardinal Massaia 18

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A cavallo tra Cinquecento e Seicento, il cardinale Pietro Aldobrandini, nipote di papa Clemente VIII, coinvolse i celebri architetti Giacomo Della Porta, Carlo Maderno e Giovanni Fontana per realizzare la sua splendida dimora. Introdotta da un fitto viale di lecci, la villa racchiude splendidi affreschi di artisti dei primi del Seicento e sfoggia uno splendido “teatro d’acqua”, un anfiteatro popolato da statue di personaggi mitologici, che un tempo emettevano suoni con l’obiettivo di stupire i visitatori rievocandone i rumori. Nell’ala destra dell’emiciclo si apre la sala del Parnaso, rivestita di mosaici e con affreschi del Domenichino; qui all’epoca echeggiavano le note prodotte da un organo a canne e da altri strumenti musicali suonati da Apollo e dalle Muse. Il teatro d’acqua è sormontato da una cascata che scende dalla collina, al culmine della quale si trovano due colonne simboleggianti le colonne d’Ercole. I giardini terrazzati sul retro, che anticipano il fitto bosco di lecci e cipressi, sono organizzati in viali scanditi da siepi, balaustre con vasi con piante di mirto e melograno, spalliere di agrumi; all’ombra di platani secolari si ammirano fioriture di camelie e di ortensie.