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Lazio

Giardini e ninfei tra Colli Albani e Aniene

Itinerario

Giardini e ninfei tra Colli Albani e Aniene

in collaborazione con Touring Club Italiano

A oriente della capitale, tra i Colli Albani e la valle dell’Aniene non corrono molti chilometri, ma le scoperte si susseguono. Per tutti gli amanti di parchi e giardini, ma anche per chi si lascia semplicemente ammaliare dal potere della natura, si aprono paradisi verdi in cui sono incastonati maestose ville e “teatri d’acqua”. Non sarà difficile in questi luoghi immedesimarsi in principi e cardinali che si contesero i siti più scenografici e arieggiati per erigere splendide residenze rinascimentali e barocche e mettere a dimora parchi e giardini. Da Frascati alla vicina Monte Porzio Catone e fino a Mandela si va alla scoperta degli echi di una stagione storica irripetibile, in cui anche i giardini partecipavano alla celebrazione in grande stile del nome delle casate.

A partire dalla seconda metà del XVI secolo le famiglie delle nobiltà romana e gli esponenti più alti della corte pontificia si contesero le pendici del colle su cui sorge Frascati per erigere splendide ville rinascimentali e barocche e cingerle di grandi parchi e giardini. Per il suo straordinario affaccio su Roma, Villa Aldobrandini fu denominata “Belvedere”. Per celebrare le imprese della famiglia, architetti e scultori misero in opera un autentico “teatro d’acqua”, in cui suoni e ingegnosi giochi d’acqua suscitavano la meraviglia del visitatore: culmine della visita era una sfera di rame che volteggiava in aria grazie a un getto d’aria proveniente da una conduttura sotterranea. Sfortunatamente distrutta dalle bombe della guerra, Villa Torlonia, a due passi dalla precedente, vanta anch’essa un bel “teatro d’acqua”, firmato da architetti altrettanto eccellenti. Nella vicina Monte Porzio Catone, Villa Mondragone celebra i fasti dei Borghese, ma porta traccia anche dei precedenti soggiorni di papa Gregorio XIII, che proprio in questo luogo diede avvio alla riforma del calendario gregoriano tuttora vigente. Si raggiunge la valle del fiume Aniene, percorsa fin dall’epoca del Grand Tor da pittori e letterati, tra cui Goethe e Corot: qui il borgo di Mandela sfoggia un prezioso giardino romantico e custodisce le memorie di Julie Bonaparte, animatrice di un frequentato salotto letterario e artistico all’interno del castello.

 

 

 

 

 

 
 

 

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