Tappa 4

Barile

www.comune.barile.pz.it

È la miriade di grotte scavate nel tufo che si avvistano per prima, conferendo un fascino insolito allo “Sheshë”, il massiccio collinare sottostante l’abitato che le racchiude. Furono le prime abitazioni degli albanesi in fuga dall’avanzata ottomana, che tra Quattro e Cinquecento si rifugiarono in quest’area dando vita a una delle maggiori “isole” di cultura arbëreshe in terra lucana: “Sheshë”, italianizzato in “Scescio”, significa piazza, il luogo in cui si riunivano i profughi provenienti dai Balcani e vi svolgevano le loro attività. Furono proprio gli albanesi a introdurre, nella zona del Vulture, il vitigno Aglianico e successivamente a trasformare quelle cavità in cantine per custodire il vino che se ne ricavava. Mirabile esempio di archeologia rurale giunto sino a noi, il paesaggio incanta, è fuori discussione. Ne subì il fascino pure Pier Paolo Pasolini, che nel 1964 immortalò questo incantevole quanto insolito scenario naturale in alcune scene del suo film “Il Vangelo secondo Matteo”. Non privo di attrattiva è il centro storico di Barile, con strade lastricate e stretti vicoli, la neoclassica Chiesa Madre che conserva una tavola del XV secolo di stile bizantineggiante con la Madonna col Bambino e un Crocifisso seicentesco, la tardobarocca fontana dello Steccato che getta acqua da tre maschere in pietra dal valore apotropaico. Oggi della cultura arbëreshe non sopravvivono solo le cantine, ma anche gli etimi, le tradizioni, il folclore che raggiungono la loro massima espressione nella celebre Processione dei Misteri, partecipata e arcaica Via Crucis del Venerdì Santo dove i tradizionali episodi della Passione di Cristo intrisi di forte spiritualità si fondono con antichi rituali provenienti dalla cultura albanese, con la presenza di insolite figure dal forte contenuto simbolico, ma estranee alla nostra tradizione religiosa, come quella del Moro o della Zingara.

Iscriviti alla newsletter e partecipa alla community

Tienimi aggiornato

Partner

Touring Club Italiano
WWF
Slow Food Italia

Iniziativa in collaborazione con

Ministero della Cultura
UNESCO