Ufficio del Parco - Lombardia
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Su un’area di oltre 130 000 ettari tra Lombardia e Trentino Alto Adige il Parco nazionale dello Stelvio racchiude il massiccio dell’Ortles-Cevedale e i suoi ghiacciai, tra cui quello dei Forni, in Valfurva, uno dei più estesi in Italia malgrado il ritiro degli ultimi decenni (dai 20 km² nel 2000 agli attuali 11 km²). Il 70% dell’area protetta si trova oltre i 2000 m di altitudine e presenta un’escursione altimetrica di oltre 3000 m che permette l’esistenza di diverse specie vegetali, dalle conifere al ranuncolo dei ghiacciai. Valfurva e val Zebrù sono le valli valtellinesi del parco, tracciato da 1500 km di sentieri. Simbolo dell’area è l’aquila reale, oggi protetta come il gipeto, avvoltoio delle Alpi. Dei grandi ungulati alpini, il camoscio è la specie più cospicua, e numerosa è la popolazione dei cervi; lo stambecco, reintrodotto in val Zebrù una cinquantina di anni fa, è presente in ogni valle. Nel parco si trova il passo dello Stelvio, uno dei valichi stradali più alti d’Europa (2758 m), aperto nel 1825 da Francesco I d’Austria con funzioni militari. La statale che lo attraversa collega la Valtellina alla Val Venosta inerpicandosi a tornanti tra montagne e ghiacciai.