Viterbo
UFFICIO TURISTICO
Piazza Martiri d'Ungheria
visit.viterbo.it
PALAZZO DEI PAPI
Piazza San Lorenzo 8
www.archeoares.it/palazzo-dei-papi-2
Condizioni di visita: ingresso a pagamento
“Città delle belle donne e delle belle fontane”; “Città dei Papi”; “Città delle Terme”… tutto vero. Ma certo un po’ riduttivo, dal momento che Viterbo è una sorta di micromondo medievale racchiuso integralmente tra le sue mura, che poco o nulla lascia trapelare di ciò che accade all’interno. È la piccola capitale di un “regno” attorno al quale si sollevano montagne, si aprono laghi, si spalancano parchi; nel quale Etruschi, Falisci, Romani hanno definitivamente plasmato cultura, cucina, parlata, fattezze fisiche. Il suo passato è stato senza dubbio lungo e glorioso, come si coglie nella qualità urbanistica del centro storico. Soprattutto il Medioevo è stato il momento d’oro di Viterbo: papi e nobiltà si incontrarono e scontrarono tra le sue vie mentre l’antica Cassia, divenuta il tracciato della Via Francigena, portava mercanti, eserciti e viaggiatori a transitare davanti alle sue porte. Una passeggiata dentro le mura regala l’incontro con il quartiere San Pellegrino, straordinaria isola di architettura medievale per lo più duecentesca, pressoché integra nelle forme e nei colori del peperino locale che lega gli edifici e le strade. Le torri, le case, i cavalcavia, i profferli, le biforette romaniche, le finestre con arco a sbarre, gli sbocchi pieni d’ombra e di mistero delle viuzze laterali moltiplicano gli scorci pittoreschi, tra i quali uno dei più suggestivi è disegnato dalla piazzetta San Pellegrino, a metà dell'omonima via che attraversa il quartiere. Pochi passi sono sufficienti per imbattersi in due gioielli del Romanico locale: la chiesa di Sant'Andrea, del XII secolo, con portico e campaniletto a vela; la chiesa di Santa Maria Nuova, una delle più antiche del Viterbese (fu fondata nel 1080), con facciata semplice e austera, interno con elegante soffitto a capriate del XV secolo e notevoli esempi di pittura viterbese dei secoli XIII-XVI, e piccolo chiostro di età longobarda. Silenziosamente medievale, tipicamente medievale, piazza San Lorenzo è la perfetta integrazione tra elementi civili con i simboli del potere religioso. Centro del primo nucleo abitato di Viterbo, è uno spazio dal fascino singolare cui concorrono l'armonica facciata e il campanile trecentesco a fasce bicrome d'ascendenza toscana della Cattedrale, la merlatura e la raffinatissima loggia gotica del Palazzo del Papi, gli archi della medievale casa di Valentino della Pagnotta, nel Quattrocento priore della città. Intitolata a San Lorenzo, la Cattedrale fu costruita nel XII secolo, rifatta nel 1560-70 e radicalmente restaurata dopo i bombardamenti del 1944. Accanto è Palazzo dei Papi, capolavoro del Medioevo viterbese eretto, tra il 1255 e il 1267, su iniziativa del capitano del Popolo Raniero Gatti come dimora dei papi in fuga dalla malsicura Roma. La facciata, scandita da merlature, alleggerita da eleganti bifore, si prolunga a destra in un'aerea loggia ad arcatelle gotiche poggianti su colonnine binate che sorreggono una cornice ornata da stemmi e rilievi. Da questa loggia, ieri si affacciavano i pontefici a benedire il popolo dopo il Conclave, oggi se ne gode un ampio panorama sulla valle di Faul e sulle mura.