Mausoleo di Cecilia Metella e Palazzo Caetani
Via Appia Antica 161
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Condizioni di visita: ingresso a pagamento
Se esiste un luogo-simbolo dell’Appia Antica, questo è il mausoleo di Cecilia Metella, uno di quei monumenti che intrigano per la mescolanza degli stili e per il mito che aleggia sul personaggio, da esplorare anche grazie alla realtà aumentata proposta dalla visita. Costruito fra il 30 e il 10 a.C., alto sopra un basamento quadrangolare, è un alto cilindro rivestito di lastre di travertino; la camera sepolcrale interna era di forma leggermente conica e rivestita di mattoni. Tutt’altro linguaggio parlano i merli che la coronano, risalenti ai primi del XIV secolo: fu la potente famiglia dei Caetani a trasformare il mausoleo in mastio del castello che gli sorge accanto provvisto di merlature e bifore. Prima di quella data, un tetto a cono o un tumulo di terra piantumato concludeva il sepolcro. Si conosce ben poco della matrona, a parte il suo rango elevato: fu figlia di Quinto Cecilio Metello, console nel 69 a.C. e conquistatore dell’isola di Creta; fu moglie del questore Marco Licinio Crasso, figlio dell’omonimo Crasso (quello che, insieme a Cesare e Pompeo, formò il primo triumvirato); e fu madre di un ennesimo Marco Licinio Crasso, console sotto Augusto. Del villaggio fortificato dei Caetani faceva parte anche la chiesa di San Nicola, che si scorge scoperchiata sull’altro lato della strada, un prezioso e raro esempio di gotico sacro a Roma.