Giardino, cortile, Cappella e Scalone d’onore
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Condizioni di visita: ingresso gratuito con prenotazione nel primo e terzo venerdì del mese
Entrando dal viale sorprende l’avanzare maestoso del Rinoceronte di Davide Rivalta che sembra passeggiare indisturbato nel giardino all’italiana dove la Fontana del Concordato incide nella pietra la memoria dei Patti Lateranensi di cui il bassorilievo rotondo ne offre una rappresentazione. Nell’arco è stata allestita La colonna del viaggiatore 1965/66 di Arnaldo Pomodoro. Al di là, il magnifico cortile esagonale con al centro il pozzo tondo di pietra.
Attraverso un grande atrio si accede alla galleria le cui pareti si fanno luogo di incontro tra passato e presente, tra arte antica e arte contemporanea. Sotto il portico rinascimentale un modulo dell’installazione HELP the Ocean di Maria Cristina Finucci denuncia i pericoli del dissesto ecologico del pianeta. Basta poi un movimento per cambiare registro: Piana n. 2 di Pietro Consagra cattura lo sguardo con la sua poetica della frontalità dai tratti tondeggianti e senza distrazioni alcune di luci e ombre. Tutto è appunto piano.
Non si può salire al piano nobile senza essersi affacciati nella graziosa Cappella di San Carlo Borromeo consacrata da Paolo VI il 2 ottobre 1964. Entrando, a destra, si può ammirare il prezioso arazzo della manifattura di Bruxelles dal titolo «Gedeone invia ambasciatori in varie città». Della stessa serie, Storie di Gedeone, vi è anche «Gedeone interroga un giovane della gente di Socoth» arazzo collocato al piano nobile, nella Sala del camino.
Quattro sono stati i Pontefici che hanno visitato il Palazzo ed in particolare la sua Cappella: Pio XII, Paolo VI, Giovanni Paolo II che ha voluto donare un'icona che riproduce la Madonna di Czestochowa, e Benedetto XVI. Illustri visite tutte ricordate da lapidi presenti nell’atrio della Cappella.
È giunto il momento di salire al piano nobile attraverso lo Scalone monumentale. Qui la storia rincorre se stessa grazie ai Cavalli di Mario Ceroli che sembrano salirne trionfanti i gradoni. Nel pianerottolo intermedio troneggia sempre dello stesso artista l’Uomo con Dodecaedro, un’opera a “tuttotondo” che rappresenta la dimensione umana nel suo rapporto con la vita ultraterrena.