Brescello
UFFICIO TURISTICO- FONDAZIONE PAESE DI DON CAMILLO E PEPPONE
Via Cavallotti 24
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PRO LOCO
Via Soliani 2
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Come in tutti i borghi padani, anche a Brescello la piazza è il centro geografico e simbolico della comunità, ed è anche il miglior punto di partenza per la visita alle location cinematografiche. Su Piazza Matteotti si affacciano il Municipio e la Chiesa in forme ottocentesche dedicata a Santa Maria Nascente, che conserva al suo interno il Crocifisso col “Cristo parlante” dei film. Il pregevole protiro che protegge il portale dell’edificio sacro ha una storia singolare: fu infatti costruito provvisoriamente durante le riprese del terzo film, e la novità piacque tanto alla cittadinanza e al parroco che fu chiesta al produttore Angelo Rizzoli la ricostruzione in muratura. Nella piazza il visitatore è accolto dalle statue in bronzo a grandezza naturale di Peppone e di Don Camillo, opera dello scultore Andrea Zangani; più austera è la statua di Ercole del Sansovino, voluta da Ercole II d’Este e qui esposta in copia (l’originale si trova presso il Centro Culturale San Benedetto). Dalla piazza, prendendo Via Giglioli, l’antico decumano romano, sotto i portici si incontra la grande campana (in cartapesta) che nel film Don Camillo monsignore… ma non troppo cadde su Peppone, imprigionandolo senza danni perché nella notte “qualcuno” aveva rubato il batacchio. In direzione opposta ha inizio, dalla piazza, Via Cavallotti, dove in breve si incontra, a sinistra, l’ampio caseggiato dell’antico Complesso monastico di San Benedetto, oggi principale polo culturale di Brescello con numerose strutture comunali, il Museo Archeologico e il Museo "Peppone e Don Camillo", affacciato su una piazzetta laterale e annunciato dalla solida sagoma di un carro armato, mentre nel parco retrostante si trova la locomotiva che compare nelle scene di partenze e di arrivi in paese. Sull’altro lato di Via Cavallotti, l’elegante edificio della ex Scuola di Musica, ospita il Museo “Brescello e Guareschi, il territorio e il cinema”. Qui si trova anche il Centro di Informazioni Turistiche dove si può acquistare il biglietto valido per tutte e tre le esposizioni. Numerose altre testimonianze risalenti all’epoca delle riprese cinematografiche sono sparse per il paese, segnalate da tabelle disposte lungo un ideale itinerario di visita: le case di Peppone e del suo avversario, la stazione rimasta ancora oggi com’era un tempo e, appena fuori dal paese, ai piedi dell’argine maestro, la cappelletta dedicata alla Madonna del Borghetto, ridipinta in anni recenti a somiglianza di quella che nella narrazione cinematografica si rifiuta di essere abbattuta per fare posto alla Casa del Popolo. Non sarà difficile scoprire tutto questo passeggiando per il paese all’ombra dei portici, fra le vetrine che espongono immagini del sindaco e dell’arciprete e gli avventori che giocano a carte fuori dai bar. Da Brescello una breve passeggiata porta alle rive del fiume Enza e da lì alla confluenza con il Po. Una bella pista nella golena alberata permette di arrivare in bicicletta o a piedi (in poco più di mezz’ora) fino a Boretto, dove soltanto l’argine maestro separa il fiume dalle case del paese.