Tappa 2

Amantea

PRO LOCO AMANTEA
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Un castello alto sul colle e mura che scendono a chiudere l’abitato fino al mare, le cui acque blu-turchesi si spingono sulla spiaggia dalle sfumature dorate, qua e là interrotta da scogli. Di antiche origini, nel IX secolo Amantea fu sede di un emirato arabo che la trasformò in una fortezza inespugnabile, base di scorrerie nei centri vicini. Dalla città vecchia, che appare quasi per incanto aggrappata alla roccia nella quale è scavata, attraverso una lunga scalinata si sale alla chiesa di S. Bernardino da Siena. Eretta nel 1436, conserva all’interno strutture gotiche originarie e un cinquecentesco gruppo marmoreo di Antonello Gagini raffigurante la Madonna col Bambino. All’esterno colpisce il portico ogivale a cinque arcate che precede la semplice facciata a capanna. Del castello si sa che ha origini bizantine-normanne, che fu ampliato dagli aragonesi nel XV secolo, poi rimaneggiato dagli spagnoli di Carlo V, infine preso di mira dalle scorrerie delle truppe napoleoniche nel 1806-1807. Quel che resta oggi vigila sul borgo di Amantea.

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