Santa Croce. Il lago del vento
Itinerario
Santa Croce. Il lago del vento
Acqua e aria: sembra essere fatto di questi due elementi il lago di Santa Croce, il secondo del Veneto per estensione dopo il più noto lago di Garda. Un bacino naturale nato da una frana che ha deviato il corso del Piave e occupa il centro di un paesaggio incantevole, con i monti che lo scrutano a distanza, la piana fertile e coltivata che lo lambisce a sud, un'articolazione collinare che nasconde panorami dolcissimi. Centro vitale dei grandiosi impianti idroelettrici che delle sue acque si alimentano, il lago di Santa Croce è meta irrinunciabile degli appassionati di vela e windsurf ma anche luogo allettante per gli amanti delle passeggiate, che possono avventurarsi lungo i piacevoli sentieri a ridosso della costa, tutti molto panoramici e quasi sempre segnalati, come quello che collega le due spiagge di Farra d’Alpago e Poiatte. Per chi ama “entrare” nella natura con passo leggero, è interessante scoprire, a piedi o in bicicletta, anche l’Oasi naturalistica di Sbarai, sulla sponda nordorientale del lago. Si tratta di una zona umida, tanto fragile quanto suggestiva, coperta da un vasto canneto e circondata da una fitta vegetazione ricca di specie erbacee e arboree tipiche dell’ambiente umido – tra cui un bosco puro di salici bianchi – che nei periodi di piena viene parzialmente inondata. Questo ambiente particolare favorisce la presenza di numerose specie di uccelli, alcune delle quali rare, svernanti, nidificanti o in sosta durante la migrazione, che possono essere osservate e ascoltate, con silenzio e pazienza, anche dalle apposite torrette per il birdwatching. Si vedranno fra gli altri lo svasso maggiore, il nibbio bruno e il germano reale, ma anche il picchio rosso maggiore, il picchio verde, la cannaiola e la capinera, l'airone cenerino e la cicogna bianca.