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Valle d'Aosta

Parco Monte Avic. Canyoning tra le farfalle

Itinerario

Parco Monte Avic. Canyoning tra le farfalle

Experience sostenibile Non sprecare

Il parco Naturale del Monte Avic, in Valle d’Aosta, vanta un territorio di circa 7.300 ettari. Ricco di laghi e torrenti, è anche una miniera naturale di biodiversità. In particolare, la discesa in canyoning lungo torrente Chalamy, offre un’esperienza unica: tra cascate, scivoli e salti, è possibile navigare in canoa in compagnia delle farfalle che, qui, hanno il loro paradiso. La discesa, organizzata in compagnia di una guida alpina, non è particolarmente impegnativa, e prosegue lungo i 12 chilometri del torrente, che nasce da una serie di laghi tra la Téte des Hommes e il Monte Avic.

Il Parco Naturale del Monte Avic ha un’enorme superficie di 7.300 ettari, sparsi dai 1.000 metri fino alla vetta del Monte Avic, a circa 3.000 metri di altezza. L’intero territorio è ricco di laghi (si contano trenta specchi d’acqua) e torrenti, e anche per questo è una miniera naturale della biodiversità, per quantità di specie rare, sia per la fauna sia per la flora, presenti al suo interno. Passeggiando tra i sentieri del Parco, che coprono un percorso totale di circa 100 chilometri, a parte le farfalle, è possibile incrociare la pernice bianca, un bellissimo relitto glaciale legato alla tundra alpina. E la vegetazione è dominata da un bosco di 1.100 ettari di pini uncinati: il più grande in Italia di questi alberi, che di solito si vedono solo sui Pirenei. Il pino uncinato si differenzia dal tradizionale e più comune pino silvestre per il colore del tronco, a fasce grigio-brune, alla cui base, nel Parco Mont Avic, crescono oltre 100 specie di funghi. Tra le escursioni più suggestive rientra sicuramente quella che porta al Col Pontonnet, dove si gode una straordinaria vista del Gran Paradiso, circondati dagli stambecchi. Nell’ultimo tratto del percorso, tra il lago di Pontonnet e il Col, sono ancora visibili le tracce della strada reale di caccia fatta costruire da re Vittorio Emanuele II.

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