Monferrato. L’arte del medioevo
Itinerario
Monferrato. L’arte del medioevo
Un itinerario d’arte e di fede tra Pievi medievali nascoste tra vigneti e colline del Monferrato. Come pellegrini in viaggio lungo la Via Francigena, si sosta nelle Chiese di antichi borghi e città e si resta incantati dall’armonia dei luoghi e dalle sculture inscritte in portali e facciate. Nella Chiesa di San Francesco a Cassine il Medioevo è rievocato dal pathos commosso di Crocifissioni e Sacre Rappresentazioni, mentre nell’antico Recinto dei Nobili ad Asti il gioco cromatico di biondo arenaria e rosso mattone esalta le torri medievali, i campanili, le Chiese e una Rotonda creata per emulare la Chiesa del Santo Sepolcro di Gerusalemme. Storia e leggenda s’intrecciano nel racconto della fondazione dell’Abbazia di Santa Giustina a Sezzadio, i cui affreschi risplendono di morbidi colori narrando il dramma della Passione di Cristo.
I dolci declivi del Monferrato astigiano e alessandrino furono nel Medioevo frequentati luoghi di transito di mercanti e pellegrini europei in viaggio lungo la Via Francigena. Tracce del loro passaggio si ritrovano oggi in sacri edifici parrocchiali e Pievi di campagna, che nobilitano il territorio con il loro patrimonio di sculture fantastiche e affreschi medievali, attestazioni di raffinata cultura e devozione popolare. Nella Chiesa di San Francesco a Cassine, d’architettura gotica lombarda con derivazioni cistercensi, il Medioevo rivive nei cicli di affreschi trecenteschi che scorrono sulle pareti della Chiesa e della Sala Capitolare, dove a catturare gli sguardi è una commovente Crocifissione animata da personaggi in costume d’epoca. Ad Asti il Medioevo di torri, Chiese e palazzi signorili è raccolto all’interno del Recinto dei Nobili, l’area più antica della città, abitata un tempo dalle famiglie più ricche e potenti. Qui, passeggiando nelle strette e tortuose vie del centro storico, il Medioevo torna a rivivere in angoli e scorci appartati, segnati da bifore, case-forti, portali scolpiti di Chiese e decorazioni bicrome in cotto e arenaria. Vanto dell’antichissima Sezzadio è infine l’Abbazia romanica di Santa Giustina, le cui origini leggendarie riportano al re longobardo Liutprando e a un evento miracoloso legato alle reliquie della Santa. La meravigliosa cripta che si apre sotto l’altare è scandita da eleganti ed esili colonne, mentre sull’abside centrale la solenne figura del Cristo Pantocratore, di forme trecentesche, incombe dall’alto sulle intense scene del Giudizio Universale e della Passione di Cristo ritratte nelle fasce murali sottostanti.