I Monumenti Paleocristiani di Ravenna
Itinerario
I Monumenti Paleocristiani di Ravenna
Il sito seriale UNESCO I monumenti paleocristiano di Ravenna è costituito da otto monumenti – il Mausoleo di Galla Placidia, il Battistero Neoniano, la Basilica di Sant’Apollinare Nuovo, il Battistero degli Ariani, la Cappella Arcivescovile, il Mausoleo di Teodorico, la Chiesa di San Vitale e la Basilica di Sant’Apollinare in Classe – edificati tra il V ed il VI secolo D.C. Questi edifici di culto riflettono le importanti vicende storiche, politiche e religiose di Ravenna, divenuta prima capitale dell’Impero Romano d’Occidente (AD 402), poi nota in Italia come la capitale ostrogota e bizantina.
Il Mausoleo di Galla Placidia, di piccole dimensioni, ma ricoperto all’interno da una preziosa e suggestiva decorazione musiva su un fondo blu notte, appartiene alla tradizione dell’architettura latina d’Occidente. Il Battistero Neoniano, splendente di tarsie marmoree, di stucchi e mosaici policromi nella cupola, costituisce un esempio raffinato e perfettamente conservato di battistero paleocristiano. Del periodo più fulgido del regno dei Goti, il Battistero degli Ariani, conserva mosaici che rappresentano il battesimo di Cristo, e particolarità iconografiche che riflettono i principi di fede ariana. Sempre sotto il regno di Teodorico venne costruita la Basilica di Sant’Apollinare Nuovo, con funzione di cappella palatina, i cui mosaici appartengono alla tradizione stilistica romana e allo stesso tempo mostrano il forte influsso bizantino. Il Mausoleo di Teodorico è un episodio architettonico unico e irripetibile: costruito con grandi blocchi di pietra d’Istria, a pianta centrale, è l’unico esempio superstite rimasto di una tomba di re barbarico di questo periodo. La Cappella Arcivescovile, invece, è l’unico monumento ortodosso fatto costruire durante il regno di Teodorico. La Basilica di San Vitale, di età giustinianea, è una delle massime realizzazioni dell’architettura bizantina in Italia, e concentra in sé elementi di tradizione occidentale e orientale. Infine, a 5 chilometri da Ravenna si innalza la Basilica di Sant’Apollinare in Classe, che si impone per le sue grandiose forme basilicali, il campanile cilindrico, la spazialità dell’interno, la ricchezza dei marmi e dei mosaici.
Criterio (I): I monumenti paleocristiani di Ravenna sono la prova della suprema maestria artistica dell’arte del mosaico, che essi contengono.
Criterio (II): I monumenti non hanno eguali nel dare testimonianza delle relazioni e dei contatti artistici e religiosi di un periodo importante della storia della cultura europea. I mosaici costituiscono l’espressione più alta di questa tecnica artistica diffusa in tutta Europa e sono ancora più significativi in quanto rappresentano l’incontro di tecniche e motivi occidentali ed orientali.
Criterio (III): I monumenti paleocristiani di Ravenna testimoniano la grande maestria artistica, comprendendo un'eccezionale commistione greco-romana, l’iconografia cristiana, e tratti stilistici sia orientali che occidentali caratterizzando la cultura del tardo Impero Romano
Criterio (IV): Essi costituiscono l'emblema dell'arte e dell'architettura sacra e funeraria del VI secolo.
Criteri di iscrizione previsti dalla Convenzione sulla protezione del Patrimonio Mondiale