In bici nella Valle Alifana
Itinerario
In bici nella Valle Alifana
Pedalare a fianco della corrente di un fiume, cogliendo l’occasione per sostare sulle rive, tra il verde, lungo la Ciclovia del Volturno. Di recente realizzazione, è il primo itinerario ciclabile lungo l’Italia Meridionale e si estende per 144 km: nasce vicino alla sorgente del fiume, in Molise, per seguire i meandri e le anse dell’acqua lungo la valle. Il tratto centrale, fra il borgo di Pietravairano e la città di Alife, è uno dei più facili da percorrere: un tratto in sella alla portata di tutti, che permette di “assaggiare” questa via verde, concludendo il tragitto con una visita al sito della romana Allifae, ancora cinta da antiche mura che la rendevano forte e potente.
Sorge dai Monti della Meta, in Molise, il fiume Volturno. Parte con rapide, attraversa gole incassate fra le rocce, ma ben presto si accomoda sui piatti terreni alluvionali, dove scorre ampio e tranquillo. Per buona parte del suo corso, il Volturno si presta anche a belle discese in canoa o in kayak, attirando molti appassionati da tutta Italia. In tutta la sua lunghezza, 175 km, questo fiume attraversa la Valle Alifana, chiusa tra il massiccio del Matese e il Monte Maggiore, e poi la valle del medio Volturno, con i rilievi dei Tifatini a sud. Nell’ultimo tratto, giunto nella piana del Volturno, il fiume prende a divagare in pigre anse e, superata Capua, sfocia nel Mar Tirreno. Lungo il Volturno non esiste una vera e propria pista ciclabile, ma il corso del fiume si presta a essere seguito in bicicletta grazie alla Ciclovia del Volturno, un itinerario che sfrutta strade secondarie e poco frequentate dal traffico automobilistico. Tra Pietravairano e Alife si segue il tratto centrale del fiume, che è anche il più facile da percorrere perché privo di dislivelli: si parte dalle case di Pietravairano, ai piedi del preappennino campano, non lontano dall’antico vulcano di Roccamonfina, per proseguire attraverso una campagna fertile in cui le coltivazioni sembrano non finire mai. Volendo, se si ha più tempo, si può anche raggiungere Alife, antico castrum romano che conserva del suo passato l’impianto urbano a strade ortogonali quasi integro e la cinta muraria a forma di quadrilatero. Lasciata la bici, ad Alife si può andare a passeggiare tra le sale del Museo Archeologico, sulle pietre levigate del teatro o cercare tra le case altre tracce del passato. La cittadina è dominata dalla sagoma rocciosa e verdeggiante del Matese, che offre cime, laghi, grandi faggete e profonde grotte carsiche.