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Calabria

Riviera dei Cedri. Fragranze e storia

Itinerario

Riviera dei Cedri. Fragranze e storia

in collaborazione con Touring Club Italiano

Sono una gioia per l’olfatto le fragranze che impregnano il tratto di costa tra Palmi e Scalea. Sono quelle del cedro, agrume di origini antichissime, che la Calabria coltiva da sempre con fierezza e che da secoli lega la regione al mondo ebraico: è qui che i rabbini giungono da tutta Europa per scegliere i frutti più belli, indispensabili per il “Sukkot”, la loro autunnale festa dei Tabernacoli. Un paesaggio mutevole che spazia dall’incredibile colore delle acque che lambiscono Palmi al giallo e verde delle cedriere. Poi all’improvviso appare Amantea, con i suoi grappoli di case aggrappate alla roccia; il tempo di riprendersi dalla bellezza del borgo, e già lo sguardo si posa sulla fascinosa spiaggia di Paola per meravigliarsi nuovamente al cospetto del promontorio sul quale orgogliosa si erge Diamante.

Impossibile non provare stupore di fronte alle incredibili sfumature violacee delle acque del litorale di Palmi, che in questo tratto prende il nome di Costa Viola. Un paesaggio marino spettacolare, dove le tonalità viola rendono impressionanti le sagome dei monti circostanti che riflettono nel mare. Sullo sfondo Palmi, con un tessuto urbano moderno a ricordare che la città fu interamente distrutta dal catastrofico terremoto del 1783 e successivamente dal sisma del 1908. Con tutta la sua storia si mostra il borgo medievale di Amantea, gruppi di case aggrappate alla roccia nella quale furono scavate secoli fa, sovrastate dal castello che si staglia sulla rupe: qui toglie il fiato il panorama, che spazia fino alle acque blu intenso del Tirreno che lambiscono la parte più moderna della cittadina, la Marina, un agglomerato di bellissime case con ringhiere in ferro battuto che pullula di locali, di gente, di artisti autoctoni mai stanchi di immortalare nelle loro tele l’incanto di questo antico borgo marinaro. Ancor prima del santuario dedicato a Francesco da Paola, o dell’eccezionale nucleo medievale, ciò che colpisce di Paola è la spiaggia, una lunga distesa di sabbia e ciottoli, bagnata da un mare cangiante dall’azzurro al blu, che senza soluzione di continuità si protende sino a Fuscaldo: i tramonti mozzano il fiato e la vista si perde nell’orizzonte fino a Stromboli. Profumo di cedri, un isolotto, quello di Cirella, che sembra galleggiare sul mare, e poi lei, Diamante, orgogliosamente raccolta su un promontorio roccioso. Un’esperienza che appaga l’olfatto quanto la vista, perché il suo ben conservato centro storico è una galleria a cielo aperto, dove passeggiare stupefatti tra viuzze ricoperte di murales. Sempre inebriati dal profumo del cedro, sprigionato dalle deliziose granite ancorché dalle fitte cedriere

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