Incredibili pinnacoli e creste acute dentellate, perfettamente verticali, di calcare compatto e liscio, svettano sopra i tetti delle case di Pennadomo. Sono la gioia degli arrampicatori sportivi, che è qui facile incontrare, attaccati alle pareti come gechi. Ci si incanta a vederli salire sicuri, armonici e potenti, quasi a tu per tu con chi si incammina lungo un sentiero facilmente accessibile e attrezzato con piazzole protette da ringhiere. Per un altro sentiero che si stacca dal paese e supera un canyon, si arriva in breve ad altre imponenti lame rocciose solcate da numerose vie di salita. Potrebbe capitare che non ci sia nessuno che arrampica, ma lo spettacolo è comunque garantito dallo straordinario effetto speciale offerto dalla natura che sembra mettersi in posa per farsi fotografare.
Pinnacoli, creste e lame di roccia calcarea segnano il territorio di Pennadomo, che da loro ha preso il nome (“penne” sta per “rocce verticali”). La gente del posto le chiama “lisce”, alludendo alla loro superficie sorprendentemente priva di asperità. Sono il paradiso dei free climber, gli appassionati dell’arrampicata libera, che danno spettacolo a pochi passi dalle case del paese salendo sicuri e con grazia sulle pareti. Le basi d’attacco delle falesie, a poca distanza dall’abitato, si raggiungono a piedi e rappresentano un punto privilegiato per ammirare da vicino le imprese degli arrampicatori, godendo anche di una vista panoramica unica sulle “lisce”, che scatena la voglia di fotografare. Sulla roccia si leggono i nomi delle vie d’ascensione, che evocano passioni, emozioni o stati d’animo dei tracciatori. I meno avventurosi hanno invece l’occasione di salire agevolmente su percorsi segnati e scalinate nella roccia che in tutta sicurezza garantiscono la sosta anche nei passaggi più esposti e sui terrazzini panoramici, come quello in vetta alla Liscia di Santa Maria, altrimenti detta Paretone, che affaccia sui tetti del borgo, sul vicino lago di Bomba e sul verde della media valle del Sangro. Da queste postazioni si ha il privilegio di osservare dall’alto la progressione di chi, “danzando” sulle pareti, guadagna la vetta.
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