Peccioli, un museo a cielo aperto
Itinerario
Peccioli, un museo a cielo aperto
Passeggiando tra i chiassi, i ripidi vicoli medievali di Peccioli, si resta rapiti dal continuo dialogo tra passato e presente messo in scena nel borgo. Numerose opere d’arte contemporanea e installazioni site-specific invadono il paese, invitando alla riflessione sui linguaggi espressivi e i temi dei giorni nostri. Ci si tuffa poi nei secoli passati visitando i musei del centro, quattro istituzioni che raccontano storie avvincenti tra archeologia e modernità. Seguendo di nuovo il filo del contemporaneo, ci si sposta nella colorata frazione di Ghizzano, per chiudere a Legoli nel segno della pittura rinascimentale di Benozzo Gozzoli, e dove anche una discarica può diventare, sempre grazie all’arte, un luogo di riflessione sulla tutela del territorio.
Per godere di una delle viste più spettacolari sulla Valdera, conviene salire a Peccioli, dove la terrazza a sbalzo del Palazzo Senza Tempo regala un panorama indimenticabile sulle colline pisane. Bandiera Arancione del Touring Club Italiano per le elevate qualità turistiche e ambientali, Peccioli è un borgo dal cuore antico di nemmeno cinquemila abitanti, che ha saputo instaurare un rapporto proficuo e mai interrotto con l’arte dei giorni nostri. È dagli inizi degli anni Novanta del secolo scorso che la Fondazione Peccioli per l’Arte contemporanea promuove interventi specifici nel borgo, nelle sue campagne e nelle frazioni. Vittorio Corsini, Daniel Buren e Patrick Tuttofuoco sono solo alcuni dei nomi che si sono avvicendati negli interventi di arte pubblica disseminati nel territorio. Ci si spinge infatti fino a Ghizzano, con la sua via di Mezzo colorata da David Tremlett, e a Legoli, per meravigliarsi della rinascita artistica di una discarica. L’arte contemporanea è solo uno dei motivi che spingono fin qui. Immersa in una bella campagna a vigneti e uliveti, Peccioli sfoggia le tipiche atmosfere medievali dei borghi toscani, con i monumenti principali intorno a piazza del Popolo, e stupisce per la presenza di ben quattro istituzioni museali, che spaziano dagli etruschi al Novecento. A Legoli, infine, si ammirano alcuni affreschi dell’artista quattrocentesco Benozzo Gozzoli.