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Lazio

Cerveteri. Necropoli etrusca

Itinerario

Cerveteri. Necropoli etrusca

in collaborazione con Touring Club Italiano

Sul Colle della Banditaccia, a poca distanza dalle mura di Cerveteri, gli Etruschi costruirono la loro necropoli più imponente. Basta una passeggiata tra il verde e i grandi tumuli delle tombe per scoprire che la città dei morti è una fedele riproduzione della città dei vivi. Silenziose stradine all’ombra dei cipressi conducono davanti alle porte delle camere sepolcrali che, con colonne, volte e triclini, sono una copia fedele delle case etrusche. Lasciata la necropoli, nel Castello di Cerveteri, sede del Museo Nazionale Archeologico Cerite, si possono ammirare gli oggetti provenienti dalle ricche tombe: vasi, gioielli e sarcofagi scolpiti che fanno immaginare come doveva essere fastoso il mondo dell’antica Etruria.

Una deviazione verso l’interno dal corso dell’Aurelia conduce ai piedi di Cerveteri, cresciuta attorno all’antico centro medievale nato su uno sperone di tufo. In passato questo insediamento, che fu una delle più potenti città-stato etrusche e che toccò l’apogeo nel VI secolo a.C., era conosciuto con il nome di Caere Vetus, da cui la parlata locale ha portato all’attuale denominazione di Cerveteri. Pochi chilometri a nord dell’abitato, sul colle della Banditaccia, si trova un vastissimo e suggestivo complesso funerario databile tra il IX e il I secolo a.C. che costituisce una vera e propria città dedicata al culto dei defunti. Le dimensioni imponenti e la perfezione delle architetture funerarie, esplorate dagli archeologi a partire dalla metà dell’Ottocento, ha spinto l’Unesco a dichiarare la necropoli della Banditaccia (insieme alla vicina necropoli di Tarquinia) Patrimonio dell’Umanità. Su una superficie di circa 20 ettari, ombreggiata da pini e macchia mediterranea, centinaia e centinaia di tombe – a pozzo, a tumulo oppure di forme squadrate –- si susseguono l’una dopo l’altra, ricreando la sensazione di camminare, sì, in una città, ma in una città in cui, al posto delle abitazioni dei vivi, passo dopo passo s’incontrano i solitari mausolei funerari dei ricchi e nobili abitanti dell’antica Caere. Per comprendere quali fossero gli usi e i costumi della vita quotidiana, dei banchetti e del commercio e i riti legati ai misteri dell’aldilà, si può approfondire l’incontro con la civiltà degli etruschi nelle sale del Museo nazionale archeologico Cerite, ospitato nel castello Ruspoli, che espone una notevole collezione di reperti e oggetti provenienti dalle necropoli della zona e dall’antico abitato di questa ricca metropoli dell’Etruria.

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