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Friuli Venezia Giulia

Predil. Tra lago e miniera

Itinerario

Predil. Tra lago e miniera

in collaborazione con Touring Club Italiano

A pochi chilometri da Tarvisio, il Parco Geominerario di Raibl è un insolito polo museale dove si può compiere un vero e proprio viaggio nelle viscere della terra. A bordo di un trenino elettrico, si scende nel sottosuolo per esplorare i cunicoli della cava di zinco e piombo del Predil e, attraverso minerali, strumenti di estrazione e didascalie, scoprire come doveva essere il lavoro dei minatori. Tornati in superficie, nel Museo Storico Militare delle Alpi Giulie, una sala dedicata alla cava permette di capire l’importanza dell’attività estrattiva nella zona, mentre davanti al Monumento al Minatore di Cave del Predil si rende omaggio al lavoro operaio. Superato il paese, tra faggi e abeti rossi, il blu intenso del Lago del Predil con la sua isoletta, relitto di un arco morenico in parte sommerso, in parte distrutto, è una folgorazione. Situato in un’antica conca glaciale, è meta ideale per una rilassante sosta balneare in una cornice davvero suggestiva.

Cave del Predil (o semplicemente Predil), piccola frazione del Comune di Tarvisio, porta con sé i segni di un luogo che ha fortemente segnato la storia d’Italia. Il borgo era infatti il fulcro di un sistema di cave minerarie di piombo e di zinco nelle viscere del Monte Re, oggi dismesse, la cui ricchezza venne individuata già nel I secolo a.C. Numerose testimonianze documentali provano che le attività estrattive hanno funzionato a pieno regime a partire dal XIV secolo, e ciò spiega come la cava abbia influenzato nei secoli la vita e l’economia dell’intera zona. Fu però durante la Prima Guerra Mondiale che, per la sua posizione, la cava del Predil divenne quanto mai strategica e appetibile: la galleria di quasi 5 km che porta in Slovenia venne infatti usata dagli Austriaci per il trasporto di armi, munizioni e soldati a sostegno di importanti battaglie, come quella tristemente famosa di Caporetto. La stessa galleria fu oggetto di dispute anche durante la Seconda Guerra Mondiale, quando un accordo con la Iugoslavia impose la costruzione di un cancello nel tunnel in corrispondenza del confine di superficie; cancello abbattuto in seguito all’entrata della Slovenia, ormai indipendente, nell’Area Schengen. La storia e le vicende del borgo e delle attività minerarie di Predil si possono oggi rivivere, letteralmente, in profondità, a bordo di un trenino elettrico che penetra nelle gallerie sotterranee facendone scoprire le caratteristiche geologiche e il duro lavoro estrattivo. In un’ideale simmetria estetica, al sottosuolo così abbondante di Predil corrisponde in superficie la ricchezza naturalistica dell’omonimo lago, antica conca glaciale dalle acque limpide e fredde, interrotte al centro da un’isoletta attorno a cui ruota la leggenda sull’origine dell’invaso, che, si dice, si formò in seguito all’inondazione di un piccolo paese dimostratosi inospitale con alcuni forestieri bisognosi. Permeate dall’atmosfera fiabesca a cui questa leggendari manda, le acque del Lago del Predil si godono grazie a confortevoli e attrezzate zone balneari.

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