Lauro. Il castello Lancellotti
Itinerario
Lauro. Il castello Lancellotti
Il Vallo di Lauro parte dalla Piana Campana e si insinua nell’Irpinia anticipandone i paesaggi. Dalla pianura, nella quale si scorge spettacolare la sagoma del vicino Vesuvio, si passa a morbide colline che vanno facendosi più articolate fino ad arrivare alle forme della vera montagna. Il centro di Lauro deve proprio a questa sua posizione lo splendore che le sue terre conobbero nei secoli passati e di cui rimangono alcune testimonianze. Ma, nella zona, l’elemento che più di tutti lascia senza fiato è senza dubbio il Castello Lancellotti, sorto in epoca longobarda e passato di mano in mano tra le famiglie che dominarono la terra di Lauro, fino appunto ai Lancellotti, che lo acquistarono nel Seicento. Il maniero fu devastato da un incendio nel 1799 e cadde in abbandono per quasi un secolo, fino al 1870, quando venne avviata una ricostruzione radicale per mano di Filippo Massimo Lancellotti, che gli diede l’aspetto che si può osservare oggi. La ricostruzione richiese oltre trent’anni, non stravolse la struttura originaria ma riuscì a sintetizzare molti stili architettonici. Queste architetture composite si ritrovano già subito dopo l’accesso, nel primo cortile con la scenografica quinta delle due torri merlate, poi nel secondo cortile col giardino romantico e quello all’italiana e nei curatissimi ambienti interni. Infine si scopre la cappella, che rappresenta il momento culminante dell’eclettismo dell’intera struttura, dalla facciata neoromanica al colonnato neoclassico, fino al catino absidale di chiara ispirazione bizantina. Il Castello Lancellotti riunisce in sé un insieme composito ed elegante unico nel suo genere, che merita davvero la visita.