Vittorio Veneto
IAT
Viale della Vittoria 110
www.turismovittorioveneto.it
MUSEO DEL CENEDESE
Piazza Flaminio 1
www.museivittorioveneto.it/museo_del_cenedese
Condizioni di visita: ingresso a pagamento
ORATORIO DEI SS. LORENZO E MARCO DEI BATTUTI
Piazza Tiziano Vecellio
www.oratoriodeibattuti.it
Condizioni di visita: ingresso a pagamento
Non solo Grande Guerra. Vittorio Veneto, Medaglia d’Oro al Valor Militare e città a vocazione artigianale e industriale, è anche un luogo di cultura e arte. L’attuale impianto urbanistico è nato nell’Ottocento dalla fusione del borgo di Ceneda, insediamento di origine romana, e di Serravalle, importante centro della Serenissima in terraferma, intatto dal XVI secolo. I due centri sono stati uniti in modo armonioso, anche se le diverse identità sono ancora molto ben riconoscibili. Camminando per Serravalle si accede all’anima più affascinante della città, protetta dalle mura e da dodici torri, in parte ancora conservate, e scandita da eleganti piazze, dimore nobiliari e chiese che custodiscono pregevoli opere d’arte. Pavimentata in pietra d'Istria, è piazza Flamino il cuore storico del borgo, luogo di scenografica quanto raffinata bellezza, incantevole soprattutto al tramonto e di sera quando si ha la sensazione di vivere in un tempo e in una dimensione remoti. Tutta circondata da bei palazzi quattrocenteschi, a catturare lo sguardo è la facciata affrescata del Palazzo della Comunità di Serravalle, ricostruito fra il 1462 e il 1476 su preesistenze di probabile epoca duecentesca; sull'adiacente torre campanaria si conserva uno tra i più antichi quadranti d'orologio d'Italia. Nell'edificio ha sede il Museo del Cenedese, che custodisce molte delle memorie archeologiche, storiche e artistiche dell’antico territorio compreso tra i fiumi Piave e Livenza e tra la val Belluna e il mare Adriatico. Di pregio, nella sala dedicata al Novecento, la collezione “L’immagine della Resistenza”, in cui si ammirano opere donate da artisti del calibro di Pericle Fazzini, Renato Guttuso, Emilio Greco, Arnaldo Pomodoro, Giò Pomodoro, Emilio Vedova, Ernesto Treccani. Piazza Flaminio si apre oltre il fiume Meschio verso il Duomo, i cui esterni sobri non lasciano supporre la ricchezza decorativa e pittorica che custodisce all’interno: un soffitto affrescato, pregevoli stucchi, una pala di Tiziano che raffigura la “Madonna tra Sant’Andrea e San Pietro”, vanto della città, tele di Francesco da Milano e un notevole organo ottocentesco. Il campanile adiacente testimonia l’antica origine romanica della chiesa, che sembra risalire al XIII-XIV secolo. Da piazza Flaminio ha inizio la porticata via Martiri della Libertà, che attraverso una sequenza scenograficamente unitaria di palazzetti gotici e rinascimentali porta in piazza Tiziano Vecellio dove prospetta l'oratorio dei Ss. Lorenzo e Marco, un edificio d'impianto quattrocentesco fondato dalla confraternita laica dei Battuti. È un trionfo di colori, figure e teatralità quello che si scopre al suo interno, con le pareti e le volte delle due campate interamente affrescate nella prima metà del XV secolo da artisti diversi, tutti riferibili alla corrente della pittura gotico-devozionale.