Tappa 2

Cattedrale

Via Vittorio Emanuele II 163
www.cattedralecatania.it

L’edificio originario, eretto in epoca normanna (1078-1093) utilizzando blocchi lavici di rimpiego di età romana, fu progettato come chiesa-fortezza, in posizione “di difesa” vicino al mare. Diversi elementi architettonici e strutturali ricordano quella funzione, a cominciare dalle tre poderose absidi semicircolari sormontate da merlature e dal transetto affiancato da due torrioni. Danneggiata dal terremoto del 1169, la chiesa fu rasa al suolo, mentre era gremita di fedeli, dal terremoto del 1693 che devastò la Sicilia orientale. Da quell’anno, partì la ricostruzione di quello che è considerato l’edificio emblematico del barocco catanese: al nuovo progetto misero mano Girolamo Palazzotto, che la ripensò a tre navate come la chiesa originaria, e Giovanni Battista Vaccarini, cui si deve l’articolato prospetto (1733-1761) ornato dalla statua di sant’Agata. Un salto di stile, eclettico, è dato dal campanile ottocentesco, ideato dall’architetto Carmelo Sciuto Patti; coeva è la balaustra in marmo che delimita il sagrato, profilata da statue di santi. L’interno è uno scrigno, letteralmente, di tesori, in primis quello ricchissimo di S. Agata, custodito nella cappella dedicata alla patrona e comprendente il busto in argento dorato di fattura avignonese (1373-1376) e lo scrigno in lamina d’argento con le membra della santa, capolavoro del gotico fiammeggiante siciliano del XV-XVI secolo. Nella Cattedrale sono conservate alcune sepolture celebri: su tutte, la tomba del musicista catanese Vincenzo Bellini (1801-1835), le cui spoglie giunsero qui da Parigi nel 1876.

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