Jesi
PUNTO IAT INFORMAZIONE ACCOGLIENZA TURISTICA
Piazza della Repubblica
turismojesi.it
Antica città romana, poi distrutta nel corso delle invasioni barbariche, a partire dall’XI secolo Jesi divenne Comune e qui nacque, nel 1194, il celebre imperatore Federico II. La città ebbe una storia tormentata, con diversi passaggi da un campo all’altro nella lotta tra Stato e Chiesa, fino a che entrò a far parte dello Stato della Chiesa e divenne una delle prime città della penisola a introdurre l’arte della tipografia. Al centro della città si trova la Piazza dedicata a Federico II, intorno alla quale si estende il nucleo di origine medievale. Tra i monumenti notevoli, il Palazzo della Signoria edificato alla fine del Quattrocento su progetto di Francesco di Giorgio Martini e il Duomo di San Settimio, del XIII secolo.
TEATRO PERGOLESI (JESI)
Piazza della Repubblica 9
fondazionepergolesispontini.com
Condizioni di visita: ingresso a pagamento
Sulla centrale Piazza della Repubblica si affaccia il Teatro dedicato al grande musicista, inaugurato nel 1798 con la messa in scena di due opere di Domenico Cimarosa. In origine aveva il nome di Teatro della Concordia e nel 1883 venne dedicato a Pergolesi, per diventare Teatro Comunale nel 1929. Le decorazioni dell’interno sono notevoli, con scene mitologiche dedicate ad Apollo dipinte sulla volta, realizzate da Felice Giani nel 1796, e un sipario del 1850 che raffigura l’entrata in Jesi di Federico II. Il teatro è sede della Fondazione Pergolesi-Spontini e nel ridotto, affrescato da Luigi Lanci, ospita un’esposizione permanente dedicata a Pergolesi, con cimeli e testimonianze della sua vita e delle sue opere; l’ampio foyer è dedicato invece a Gaspare Spontini, con busti, lettere autografe e un pianoforte.
TEATRO-STUDIO VALERIA MORICONI (JESI)
Complesso San Floriano
Piazza Federico II 4
centrovaleriamoriconi.org
Condizioni di visita: temporaneamente chiuso
Questa struttura teatrale è stata inaugurata nel 2002 all’interno della ex Chiesa di San Floriano, costruzione a pianta centrale sovrastata da una cupola con affreschi delle Storie di San Francesco del 1855. Sconsacrata dopo l’Unità d’Italia, la Chiesa divenne biblioteca e pinacoteca, per poi essere trasformata, su progetto di Italo Rota, in teatro. Conserva un fondo documentario dedicato all’attrice con documenti d’archivio, costumi, abiti di scena e una raccolta libraria. Scorrendo le immagini fotografiche, i quadri, i ritratti, i bozzetti e i manifesti si possono conoscere da vicino la personalità e le interpretazioni della celebre attrice nata a Jesi nel 1931.