Grotte di Pastena (Pastena)
Via delle Grotte
grottepastenacollepardo.it
Condizioni di visita: visite guidate a pagamento
Queste grotte costituiscono un mirabile esempio del lavorìo dell’acqua, e quindi dei processi carsici, su un massiccio calcareo come quello dei Monti Ausoni. Le grotte furono esplorate per la prima volta nel 1926 dal barone Carlo Franchetti, e vennero aperte al turismo già l’anno successivo. La loro particolarità rispetto alla maggior parte delle grotte turistiche è la presenza di un corso d’acqua, un vero e proprio fiume sotterraneo che allaga e percorre la parte bassa della cavità. La sezione visitabile si compone infatti di due rami: quello inferiore attivo, cioè percorso da un torrente, e quello superiore, anch’esso un tempo percorso dall’acqua ma ormai fossile, cioè asciutto e completamente ricoperto di concrezioni, stalattiti e stalagmiti formate dal naturale processo di precipitazione del carbonato di calcio, che in questa parte delle grotte si è depositato in fogge bizzarre. L’intero percorso è attrezzato con sentieri, passerelle e camminamenti, ed è completamente illuminato; nella visita si viene accompagnati da una guida che fornisce informazioni sui fenomeni del carsismo, sui processi di formazione della grotta e sulla sua evoluzione naturale, oltre che sulla storia delle esplorazioni speleologiche. È anche possibile avventurarsi in un percorso più impegnativo: accompagnati dalle guide, si percorrono ulteriori ramificazioni che sono state esplorate soltanto nel 1966, inaccessibili ai comuni turisti. Con casco e lampada frontale si procede lungo grandi gallerie sotterranee e si ha la possibilità di vivere, anche solo per un giorno, l’esperienza emozionante dello speleologo.