Parco Internazionale Geominerario Ex Miniera Di Raibl (Tarvisio)
Località Cave del Predil
Largo Mazzini 7
museitarvisio.it
Condizioni di visita: visite guidate a pagamento con prenotazione obbligatoria almeno un giorno prima. Biglietteria presso la sede del Museo della Tradizione Mineraria.
Pur senza datazione definitiva, la miniera di Raibl ha sicuramente origini millenarie. Giacimento non solo di minerali e metalli, ma soprattutto importante fonte di prosperità economica, la miniera con le sue vicende legate all’attività estrattiva ha decretato le fortune del borgo, dalle origini alla formazione dello Stato italiano, passando per il periodo asburgico. Fonte continua nei secoli di un discreto benessere economico, le cave determinarono a Predil anche momenti bui, come quello della rivolta dei minatori del 1835, che, a causa di ripetuti ribassi salariali, proclamarono uno sciopero ad libitum, sedato solo con l’intervento militare austro-ungarico. Tuttavia, grazie alla sua struttura idrogeologica che permise la costruzione di una centrale idroelettrica, Predil fu uno dei primi borghi in Italia a godere dell’elettricità completa già dal 1890. Chiuse definitivamente nel 1991 dopo anni di crisi, le cave sono oggi visitabili tramite un piccolo tour a bordo di un trenino elettrico. Si entra nei cunicoli e nelle gallerie, sprofondando di centinaia di metri nel sottosuolo, da dove i minatori hanno estratto per secoli zinco e piombo, e che potrebbero essere estratti per decenni ancora, se la loro richiesta commerciale non fosse oggi praticamente nulla. Tra montacarichi e gallerie, si visita anche una stanza dedicata a Santa Barbara, protettrice dei minatori. Un tour intenso durante il quale provare in prima persona la vita e il lavoro della miniera.