
Oasi di Valtrigona
Itinerario
Oasi di Valtrigona

La storia dell’Oasi ha inizio nel 1996, quando una prima porzione di Valtrigona venne acquistata dal WWF, entrando così a far parte del sistema di aree protette gestite dall’Associazione in Italia. Oggi l’Oasi si estende su 234 ettari, interamente inclusi nel comune di Telve. Valtrigona è una valletta pensile situata nella destra orografica della Val Calamento, nella catena dei Lagorai. Valtrigona è la prima Oasi con caratteristiche alpine e quindi assume un’importanza notevole nel sistema di aree protette gestite dal WWF. Nel 2010 Valtrigona è diventata Riserva Locale Privata nell’ambito della rete delle Aree protette della Provincia Autonoma di Trento.
Il paesaggio vegetale dell’Oasi è condizionato da fattori climatici, altitudinali, dal tipo di suolo e dall’uso del territorio per attività silvopastorali. Di quest’ultima azione sono testimonianza i pascoli di Valtrigona ed Agnelezza e gli antichi pascoli arborati a larice, ora evolutisi in splendidi lariceti secolari. Salendo lungo il Sentiero Natura dell’Oasi (CAI-SAT n. 374) si incontrano prima foreste di abete rosso, quindi alcuni canaloni che ospitano gli ultimi esemplari di faggio, un bosco misto di abete rosso, larice, sorbo degli uccellatori, con qualche abete bianco. A monte di Malga Valtrigona si sale in un lariceto con folto sottobosco, sorbi, ontani e pini cembri, mentre a monte di Malga Agnelezza il panorama forestale si semplifica con nuclei di larici e, soprattutto, di pini cembri, che arrivano fino in prossimità delle vette. Le falde detritiche sono colonizzate da pino mugo e ontano verde, mentre alle quote più alte si alternano lembi di pascolo alpino e brughiera a rododendro e mirtilli. Ricche fioriture vivacizzano con i loro colori l’Oasi.
L’Oasi di Valtrigona ospita gran parte delle specie tipiche della fauna alpina. Vi incontriamo cervi, caprioli e camosci, la marmotta, lo scoiattolo, la lepre variabile e molte specie di micromammiferi, la volpe, la martora, e l’ermellino per quanto riguarda i Mammiferi. Per gli Uccelli è significativa la presenza delle quattro specie di Tetraonidi alpini (gallo cedrone, gallo forcello, francolino di monte, pernice bianca), dell’aquila reale e dell’astore, della civetta nana e capogrosso, del picchio nero, rosso e tridattilo, di numerose specie di passeriformi. Fra i Rettili sono presenti il marasso, la coronella, la lucertola vivipara e l’orbettino e fra gli Anfibi il rospo comune, la rana temporaria e il tritone alpestre.