Colle di Val d’Elsa. Mondo di cristallo
Itinerario
Colle di Val d’Elsa. Mondo di cristallo
Come la lavorazione del vetro, antesignana di quella del cristallo, sia stata introdotta a Colle di Val d’Elsa, non si sa con certezza. Sicuramente però nel Medioevo le trafficate “vie della fede” – la Strada Romea prima e la Via Francigena poi – che collegavano l’Europa a Roma permettendo il passaggio di uomini, idee e conoscenze, portarono quest’arte raffinata nella cittadina toscana, dove ha continuato a fiorire fino a oggi trasformando Colle di Val d’Elsa in una piccola “Boemia d’Italia”. Per conoscere i dettagli di quest’avvincente avventura, vale la pena visitare il primo e unico Museo del Cristallo del nostro Paese, allestito nell’area dell’ex Vetreria Boschi e completamente riallestito nel 2023. Qui, in uno spazio multipiano, si ripercorrono i momenti salienti della storia della produzione del cristallo colligiano, dai reperti vitrei rinvenuti nel XIV secolo alla fondazione della prima fabbrica moderna di cristalleria nel 1820, a opera del maestro vetraio francese Francesco Mathis. A lui subentrò nella direzione, quindici anni più tardi, il bavarese Giovan Battista Schmidt e, nei primi decenni del Novecento, l’imprenditore-vetraio colligiano Modesto Boschi. Passando in rassegna le vetrine in cui luccicano vasi, bottiglie, coppe, calici e sculture di cristallo, si entra in contatto con questo materiale prezioso e durevole, sottile e brillante, terso e luminoso, adatto a essere inciso e molato con raffinate decorazioni che avvolgono gli oggetti rendendoli veri e propri capolavori di scultura. L’esposizione è arricchita da video, testimonianze e da un percorso immersivo giocato sui quattro elementi naturali che permette di vedere il cristallo nascere passando attraverso i differenti stadi della materia. La sorpresa continua nei laboratori artigianali del cristallo ancora attivi in paese, dove l’incessante ricerca sui materiali e le trasformazioni del design sono sinonimi di vera passione.